SVILUPPI

A tutto il Personale scolastico

Alle Famiglie

Agli Studenti

Roma 5 Gennaio 2021

Come già saprete, il rientro in presenza a scuola è stato posticipato dal Consiglio dei Ministri al giorno 11 Gennaio. Pertanto da Giovedì 7 Gennaio riprenderanno le attività in DaD sospese per le vacanze natalizie. Questa decisione è stata il risultato di spinte contrastanti: c’era chi avrebbe voluto mantenere la data del 7 per il rientro in presenza e c’era chi avrebbe preferito posticipare fino al giorno 18. Il fatto è indicativo della situazione di incertezza che purtroppo tutti stiamo vivendo.

Nel nostro Liceo avevamo elaborato e messo in atto da Settembre un’organizzazione che teneva in equilibrio due esigenze, entrambe prioritarie: la sicurezza di Studenti e Personale scolastico e la necessità di garantire la prosecuzione del servizio di istruzione e formazione a favore dei nostri Allievi. La nostra organizzazione era pensata per durare, era stata calibrata per avviare e condurre a termine l’intero anno scolastico. Senza interruzioni.

Abbiamo infatti tutelato la sicurezza limitando e diversificando al massimo gli accessi e la presenza a scuola in base ad un principio generale di precauzione, con un affollamento ridotto tramite l’adozione di parametri di presenza nelle aule più restrittivi di quelli minimi previsti, per incrementare la possibilità di prevenzione del contagio. Non ci risultano per tutto il periodo di frequenza casi di trasmissione del virus avvenuti a scuola, mentre molti sono stati i casi riscontrati con contagio avvenuto altrove.

Abbiamo garantito l’attività didattica, in parte direttamente in presenza e in parte a distanza ma collegati, all’inizio con delle serie difficoltà ma progressivamente in modo sempre più funzionale a seguito dei ripetuti interventi per il miglioramento e l’ampliamento della nostra infrastruttura di Rete. Non era certo il modo ideale di fare scuola, comportava dei limiti organizzativi, non riusciva a sostituire la scuola tutta in presenza che conosciamo ma assicurava comunque il proseguimento delle attività educative in continuità e con un rapporto personale diretto superiore a quello consentito dalla pura DaD.

La cosa più importante che va sottolineata è che la modalità organizzativa che avevamo messo in atto e adattato nel tempo era pensata per durare, per evolversi e migliorare progressivamente ed era strutturata per poter arrivare alla fine dell’anno scolastico, senza interruzioni appunto.

Ora, alla ripresa delle attività in presenza, ci chiedono di modificare la nostra organizzazione e di adottare riferimenti vincolanti che stravolgono l’impianto precedente e rendono molto difficile poter realizzare una scuola che offra un servizio educativo efficace.

Alcuni elementi sono comprensibili, come il necessario scaglionamento di ingressi e uscite che tenga conto delle reali condizioni, a dir poco problematiche e preoccupanti, in cui versano i trasporti pubblici. Dobbiamo quindi diversificare di più gli orari di ingresso e uscita, siamo d’accordo. Gli Studenti devono poter venire a scuola e frequentare le lezioni in presenza, nel numero massimo possibile, siamo d’accordo. Ma come i nostri progenitori ci hanno insegnato, est modus in rebus.

Ma perché imporre vincoli rigidi, numeri che sembrano scelti a caso, che non tengono conto delle caratteristiche tipiche delle scuole e delle specifiche scuole in particolare? Perché non coinvolgere nelle decisioni chi vive nella scuola, chi la frequenta, chi gestisce scuole da sempre e possiede una specifica professionalità? Perché non ascoltare chi della scuola è responsabile e risponde degli esiti di quanto vi avviene?

Auspichiamo un ripensamento circa le indicazioni vincolanti sin qui contenute nei documenti emanati, in direzione di una flessibilità necessaria, di una responsabilità organizzativa da esercitare con attenzione, sicuramente in raccordo con tutti gli Enti coinvolti nella gestione di questo difficile momento, ma libera da vincoli anacronistici rispetto alle condizioni attuali. La scuola si gestisce ricercando difficili equilibri, non a colpi di accetta.

 

Il Dirigente Scolastico

Stefano Sancandi